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Esistono degli incentivi fiscali per il fotovoltaico domestico ed altri per gli impianti industriali. Per il fotovoltaico domestico si può beneficiare della detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie. Inoltre se abbinato ad altri lavori che migliorano la classe energetica dell’abitazione principale, può rientrare negli interventi agevolati con il super bonus 110%.

Le aziende possono beneficiare degli incentivi previsti dal Decreto FER2, che prevede l’erogazione di una tariffa incentivante per 20 anni e in alcuni casi anche un premio aggiuntivo per lo smaltimento dell’eternit e per l’autoconsumo dell’energia prodotta.

Sì il fotovoltaico domestico beneficia della detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie.

Sì, anche l’installazione di un sistema di accumulo può beneficiare della detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie

Sì il fotovoltaico domestico può accedere a questa nuova detrazione a condizione che vengano abbinati ad altri interventi come la realizzazione del cappotto o la sostituzione della caldaia con un impianto in pompa di calore.

L’impianto fotovoltaico consente di produrre energia elettrica utile per scopi domestici o industriali attraverso la conversione dell’energia solare in energia elettrica.
I principali componenti sono:

Pannelli fotovoltaici: captano l’energia solare e la trasformano in energia elettrica in corrente continua

Inverter: converte l’energia in arrivo dai pannelli in corrente continua in energia elettrica in corrente alternata 230/400V – 50 Hz, per consentirne l’utilizzo ai fini domestici o industriali.

Contatore dell’energia prodotta:  misura tutta l’energia prodotta dall’impianto. Indispensabile perchè sulla base di queste misure il GSE eroga gli incentivi per 20 anni di tempo.

Contatore dell’energia scambiata. L’attuale Vs. contatore verrà sostituito con un contatore “bidirezionale” in grado di misurare non solo l’energia che si preleva dalla rete ma anche quella che viene immessa quando l'impianto fotovoltaico eroga una potenza superiore a quella che l’abitazione sta consumando.

I sistemi di accumulo, più conosciuti come batterie, permettono di immagazzinare l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico quando non viene istantaneamente autoconsumata per coprire il fabbisogno dell’abitazione. Questa energia viene poi prelevata automaticamente quando la produzione del fotovoltaico non è sufficiente a coprire la richiesta dell’abitazione oppure la sera quando l’impianto non stà producendo. 

Le tempistiche dipendono dalla dimensione dell’impianto e dalla tipologia del pagamento, ovvero se si tratta di incentivi in conto energia o scambio sul posto (SSP). Il contributo in scambio sul posto viene erogato su base semestrale con degli acconti: il primo acconto viene versato entro il 15° giorno lavorativo del mese di giugno ed il secondo entro il 15° giorno lavorativo del mese di novembre. Il conguaglio viene erogato entro il 30 giugno dell’anno successivo.

Per scegliere la taglia corretta, è necessario innanzitutto valutare i consumi dell’utenza e poi studiare le condizioni del tetto per capire quanto spazio si ha effettivamente a disposizione. Erreci lavora facendo impianti su misura, che permettano di massimizzare l’autoconsumo.Il primo passo da fare è contattarci per una consulenza gratuita tenendo a portata di mano una bolletta dell’energia.

Il prezzo è in ultima posizione perché se prima non hai verificato tutti gli altri aspetti non c’è prezzo che tenga! Non mettere a rischio il tuo investimento solo perché costa meno.
Vediamo ora alcuni consigli preliminari

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Si, l’energia immessa viene remunerata dal GSE attraverso il meccanismo dello scambio sul posto (SSP) o del Ritiro dedicato.

Il fotovoltaico richiede manutenzioni minime e poco onerose. Gli interventi principali da effettuare sono le verifiche periodiche elettriche e dei componenti installati, oltre al lavaggio dei pannelli. Erreci ha predisposto contratti di manutenzione personalizzabili, che ti permettono di scegliere solo i servizi che ritieni più importanti per il tuo impianto. Scoprili.

I pannelli fotovoltaici vanno lavati con acqua osmotizzata e impiegando apposite spazzole. Da evitare la comune acqua del rubinetto perchè può contenere residui, come ad esempio il calcare, che possono depositarsi sulla superficie dei pannelli

I pannelli fotovoltaici vengono riciclati per  oltre il 95% del loro peso. Sono infatti generalmente costruiti con materiali come vetro, alluminio, silicio e componenti plastiche.

Si, è possibile potenziare l’impianto aggiungendo nuovi pannelli. Necessario fare tutte le pratiche necessarie con GSE, Distributore e Terna. 

I pannelli di fascia premium sono garantiti dai produttori sino a 25 anni. In Erreci in questi anni abbiamo testato tutti i prodotti messi sul mercato da diversi produttori, per arrivare a selezionare solo quelli veramente affidabili e con garanzie reali.

La frequenza dipende dall’inclinazione del tetto e dal luogo di installazione. Se per un domestico è ipotizzabile programmare un lavaggio ogni 3 anni, per un’azienda con tetto piatto situata in una zona dove polveri e fumi possono depositarsi facilmente, il lavaggio può essere fatto con cadenza semestrale.

Il fotovoltaico non permette di azzerare completamente la bolletta, ma solo di ridurla di parecchio. In bolletta ci sono infatti dei costi fissi che devono essere sostenuti a prescindere dai consumi. Inoltre il fotovoltaico non produce durante la notte, quindi dei prelievi dalla rete ci saranno sempre.